Successioni

La successione a causa di morte indica il subentro in un rapporto giuridico di un soggetto, detto successore o avente causa, a un altro soggetto giuridico, il defunto, detto dante causa.

Il diritto successorio è rappresentato dalla normativa che regola tutto ciò che concerne le vicende dei beni, crediti e debiti, ed in generale dei diritti, alla morte di una persona.  

Esistono due tipi di successione: 

- testamentaria: quando è regolata da un testamento  

- legittima: quando è disciplinata esclusivamente dalla Legge. 

In ogni caso il nostro ordinamento stabilisce che una quota di eredità, la legittima, spetta di diritto ai parenti più stretti. Grazie alla sua preparazione specifica in materia, l'intervento dell'Avvocato è di estrema importanza per compiere le scelte più adeguate alle proprie esigenze e tutti i passaggi per una successione sicura.

Con la successione a causa di morte un soggetto subentra ad un altro soggetto in una o più situazioni giuridiche che non si estinguono con la morte.

Nel caso esista un testamento, ma non disciplini l'intera successione, la stessa sarà in parte testamentaria e in parte legittima.

A taluni soggetti, quali il coniuge, i discendenti e gli ascendenti in mancanza di discendenti, spetta in ogni caso il diritto ad una quota di eredità. Questo diritto alla quota di legittima configura un limite all'autonomia testamentaria e s'inquadra nell'ambito della cosiddetta successione necessaria.

La successione per causa di morte impone una serie di adempimenti anche dal punto di vista fiscale. In particolare, entro un anno dall'apertura della successione, i chiamati a succedere devono presentare la dichiarazione di successione. Tale dichiarazione deve contenere le generalità dei successori e l'indicazione dei beni oggetto della successione. Si tratta di un adempimento fiscale di fondamentale importanza, in quanto costituisce condizione imprescindibile al fine di poter disporre dei beni ricevuti a causa di morte. A partire dal 2025 , entro il termine di 90 giorni della presentazione della dichiarazione di successione si dovrà provvedere al pagamento dell'imposta sulle successioni.

Per acquisire l'eredità occorre accettarla. L'accettazione può essere espressa con un atto apposito, oppure tacita, cioè desumibile da un comportamento che manifesti la volontà di accettare. 

Se l'erede accetta, subentra al defunto anche nei debiti.

Per tale motivazione la Legge prevede la possibilità di:

  • rinunciare all'eredità, ossia di rifiutarla, con la conseguenza che saranno chiamati all'eredità i discendenti;
  • di accettare con beneficio di inventario - obbligatorio in caso di eredi minori, incapaci, o di persone giuridiche - per non rispondere dei debiti del defunto con il proprio patrimonio personale, ma solo nei limiti del valore di quanto ricevuto in eredità.


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